Parole d’ordine: update
“Challenging” potrebbe essere l’aggettivo giusto per quest’anno pressoché agli sgoccioli. Problemi di approvvigionamento, aumento dell’inflazione e quindi il conseguente cambio di bisogni del consumatore.
L’aggiornamento di Google Ads verterà su 10 punti cardine:
- L’aumento trasversale di Cost Per Lead
- Nuovi modelli di Ads nei settori automobilistici, finanza e turistico
- La fine degli annunci di testo espanso
- Le dimissioni di Smart shopping e delle campagne locali
- L’introduzione del pubblico simile
- La possibilità di ottenere informazioni pubblicitarie sui competitors sulla SERP
- La presenza di nomi e loghi sugli assets pubblicitari
- L’apparizione di una nuova voce fuori campo sugli annunci
- La comparsa di annunci audio su Youtube e altoparlanti intelligenti
- Il beta Test della corrispondenza generica
L’aumento trasversale di Cost Per Lead
Complici all’incremento del CPL sono diversi fattori:
- L’inflazione e la conseguente diminuzione del potere di acquisito ha fatto sì che anche le query di intenti commerciali diminuissero portando ad una diminuzione dei tassi di conversione e quindi ad un aumento di CPL.
- La pandemia, rafforzando la presenza online, ha portato ad un aumento dei costi pubblicitari.
- La normativa in materia di privacy molto più stringente necessita di un consenso esplicito dell’utente al tracciamento dei dati facendo ottenere risultati sotto stimati ed un retargeting meno efficace.
Quindi, quanto è aumentato il costo per acquistare lead?
Stando all’ultimo report di analisi benchmarking di WordStream, il Cost Per Lead ha registrato un aumento del 19% ovvero un + 5% rispetto all’anno precedente.
L’aumento è avvenuto in maniera proporzionale in tutti i settori?
La risposta è no, l’aumento si è verificato nella stramaggioranza di essi (91%) ma vi mostriamo nel dettaglio quali sono state le più colpite:
Nuovi modelli di Ads nei settori automobilistici, finanza e turistico
Per aiutare le aziende a sopperire alle innumerevoli problematiche derivanti dall’attuale periodo socio-economico, Google ha implementato diversi formati di annunci verticali, disponibili per il momento solo in America ma che approderanno sulla nostra penisola entro il 2023.
Ad essere coinvolti in questa nuova tipologia di ads sono il settore automobilistico, finanziario e turistico.
Google Ads ha introdotto il “vehicle listing Ads” per aiutare le concessionarie ad evidenziare le auto nuove ed usate che avevano a disposizione. Molto simili agli annunci commerciali, il “vehicle listing ads” compare in primo piano e nella parte superiore della SERP ed evidenzia diverse caratteristiche del prodotto quali immagine, prezzo, condizione e posizione attuale.
La fine degli annunci di testo espanso
Per i precedenti 22 anni gli inserzionisti erano “vecchio stampo”. Scrivevano contenuti e testi di proprio pugno e ottimizzavano i loro annunci PPC su Google.
Quest’ultimo, ha introdotto diversi formati di ricerca e raddoppiato le dimensioni dei suoi annunci di testo con “Expanded Text Ads”.
Sono diventati sempre più grandi fino a quando, recentemente, Google Ads ha bandito l’annuncio di testo espanso non permettendo più agli inserzionisti di definire il formato che ha caratterizzato la PPC per decenni.
Il suo successore è l’Annuncio di Ricerca Reattiva (RSA) che consente agli inserzionisti di fornire più risorse di testo per Google da mettere insieme e creare l’annuncio che appare sulla SERP. Formato basato sull’ apprendimento automatico di avere oltre 40000 varianti uniche di annunci.
Sono state però sollevate diverse polemiche riguardanti il funzionamento inadeguato degli RSA che possono creare alcune combinazioni scadenti.
Le dimissioni di Smart shopping e delle campagne locali
Al capolinea è arrivata anche la campagna ideata da Google per aiutare le aziende a promuovere i loro annunci di shopping su Search, Display e YouTube: la campagna Smart Shopping.
Nel 2019, per aiutare invece a promuovere il profilo di Google Business attraverso Google Search, Maps, Gmail, Display e YouTube, sono state ideate le campagne locali. Entrambe le campagne erano finalizzate ad un aumentare il ROI di piccole realtà aziendali che avevano a disposizione un budget limitato.
Tuttavia, Google ha negato l’utilizzo di entrambe le campagne con il fine di aggiornare gli inserzionisti e farli abituare al nuovo tipo di campagna: performance max.
Una campagna completamente automatizzata che permette di avere una maggiore portata in termini di posizionamento e quindi un aumento significativo in termini di CPA.
L’introduzione del pubblico simile
Come ben sappiamo, il pubblico simile è ormai una pietra miliare di molte campagne Google Ads.
Tuttavia, i nuovi standard di privacy hanno colpito Google il quale ha deciso di annunciare la transizione da pubblico simile ad un’audience più potente e durevole nel tempo.
Quindi, entro la fine dell’anno entrante “pubblico simile” sarà rimosso totalmente dagli obiettivi delle campagne.
GoogleAds consiglia vivamente di:
- creare un pubblico personalizzato collezionando dati di prima parte: email, numero di telefono ecc.
- aggiornare il loro pubblico prima che la migrazione avvenga sfruttando strategie di Smart Bidding e di targeting ottimizzato
La possibilità di ottenere informazioni pubblicitarie sui competitors sulla SERP
Google ha lanciato My Ad Center, comunemente chiamato “Pagine inserzionista”. Pensato, originariamente, come un garante di maggiore trasparenza, rivelatosi poi, un prezioso strumento per marcare la concorrenza.
Un sistema che permette di visualizzare tutti gli annunci che l’inserzionista verificato in questione ha eseguito negli ultimi 30 giorni. Facendo click sui tre punti accanto ad un annuncio è possibile visualizzare dettagli come ragione sociale e posizione.
La presenza di nomi e loghi sugli assets pubblicitari
GoogleAds rivolge particolare attenzione agli inserzionisti verificati facendo apparire gli assets, logo e nome aziendale nella SERP. Così facendo vuole contribuire a migliorare le prestazioni, aumentando la loro visibilità, e a diminuire i casi di frode.
L’apparizione di una nuova voce fuori campo sugli annunci
Spinto dalla popolarità acquisita da TikTok Ads, del quale vi abbiamo parlato settimana scorsa, Google ha ben pensato di rivolgersi al video marketing aggiungendo delle features per i suoi inserzionisti come la voce fuori campo ai loro annunci video di YouTube.
Sarà possibile scegliere tra otto voci diverse e aggiungere script, visualizzare l’anteprima e modificare senza utilizzare nessun software di editing di supporto.
La comparsa di annunci audio su Youtube e altoparlanti intelligenti
Google vuole far leva sul pubblico di ascoltatori di musica e podcast attraverso YouTube con le nuove campagne di annunci audio, sottotipi di campagne video, che mirano a raggiungere gli utenti durante l’ascolto quando visivamente non riuscirebbero.
Il beta Test della corrispondenza generica
Google ha lanciato una funzione beta limitata che consente agli inserzionisti di attivare parole chiave di ampio targeting a livello di campagna. Se vuoi sapere di più su come funziona la corrispondenza, i diversi tipi e la rivoluzione di questo meccanismo vieni a scoprire il nostro approfondimento.
Considerazioni finali
Vero è che “del doman non c’è certezza” ma abbiamo cercato di darvi qualche spoiler su ciò che certamente Google Ads cambierà. Anticipare i trends ed essere tempestivi è il segreto per sopravvivere all’evoluzione naturale.