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I Fattori di Posizionamento di un Sito Web nel 2017 secondo SemRush

Luca Mainieri | | Tempo di lettura: 9 minuti
I Fattori di Posizionamento di un Sito Web nel 2017 secondo SemRush

Recentemente SEMRush ha rilasciato un interessante studio sui fattori di posizionamento condotto sfruttando l’enorme base dati in loro possesso. Devo riconoscere che è uno degli studi più interessanti che mi è capitato di leggere ultimamente ed è molto interessante il modo in cui questa ricerca è stata condotta.

L’analisi è stata effettuata partendo da circa 600.000 parole chiave ed analizzando i siti che si posizionavano ai primi posti su Google per queste chiavi di ricerca. Lo scopo è stato quello di cercare di isolare i fattori che incidono sul posizionamento e come questi pesano a secondo del volume di ricerca della keywords stessa.

La metodologia adottata da SemRush è particolarmente interessante perché ha voluto tenere conto di diversi fattori, non solo i fattori solitamente utilizzati in ottica SEO.

Infatti, quando si parla di ottimizzazione SEO, si tende solitamente a dividere le aree di intervento in due macro famiglie: fattori on-page di posizionamento (quali ad esempio presenza dei meta tags ottimizzati, title, struttura del sito, etc.) e fattori off-page (ad esempio il profilo backlink).

Invece, in questo studio sono stati correlati, oltre agli aspetti citati, altri fattori significativi quali, ad esempio, il comportamento degli utenti sul sito.

Quindi i fattori correlati sono:

  • Fattori On-page
  • Fattori Off-Page (Profilo Backlink)
  • Dati di traffico
  • Comportamento dei visitatori

Altro elemento interessante della ricerca è stato quello di valutare i risultati raggruppandoli per il volume di traffico potenziale delle keywords, partendo dall’idea che il posizionamento su keywords ad alto volume di traffico possa essere soggetto a fattori diversi rispetto alle keywords di nicchia, ossia keywords che hanno un basso volume e di conseguenza una bassa competitività.

Lo studio ha quindi esposto dei risultati per quattro gruppi di keywords:

  • Keywords a basso volume (1 -100)
  • Keywords a medio volume(101 -1,000)
  • Keywords ad alto volume (1,001 -10,000)
  • Keywords ad altissimo volume (10,000+)

I fattori che sono stati esaminati sono i seguenti:

Presenza di HTTPS Linkbuilding / Backlinks

Lunghezza dei contenuti

Ottimizzazione on-page

Visite sul sito

Comportamento dei visitatori sul sito

Vediamo di seguito i risultati in dettaglio.

Posizionamento dei siti con HTTPS

Questo argomento è stato ampiamente dibattuto in ambito SEO ed avere accesso ad uno studio su un’ampia base dati, come quello condotto da SEMRush è effettivamente molto interessante. Quello che è uscito fuori dallo studio sono i seguenti risultati, sintetizzati nella figura allegata.

posizionamento siti HTTPS

  • Nelle prima posizioni ci sono più domini con HTTPS
  • Non ci sono particolari differenze di trend per i diversi volumi di ricerca
  • Più alto è il volume di ricerca (competitività) della parola chiave, maggiori sono i siti in HTTPS nelle prime posizioni

Tra i risultati più importanti da questo primo punto possiamo trarre le seguenti conclusioni:

Il tasso di adozione di HTTPS è molto elevato nel gruppo di parole chiave ad alto volume quindi, se vuoi competere su parole ad alto potenziale, è estremamente importante avere una versione HTTPS per il posizionamento del vostro sito. Nel segmento di parole chiave a basso volume il tasso di adozione di HTTPS è decisamente basso e quindi l’impatto dell’ HTTPS per il posizionamento su Google può essere positivo.

Passare ad HTTPS può influire positivamente sul posizionamento per keywords competitive #semrush #neting #https

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Link Building come fattore di posizionamento

Il profilo link di un sito è sicuramente un fattore di posizionamento. Tuttavia è opportuno capire come effettuare correttamente attività di acquisizione link mirate al posizionamento e come costruirsi nel tempo un profilo link corretto. Nello studio sono stati analizzati i profili link dei domini che ottenevano il miglior posizionamento per le keywords selezionate. Lo scopo è stato quello di determinare il numero di domini unici nel profilo backlink del sito posizionato.

Link Building come fattore di posizionamento

I risultati più rilevanti dello studio sono i seguenti:

  • I siti web che ottengono il posizionamento migliore per keywords ad alto traffico hanno un maggior numero di backlink (da domini unici)
  • L’influenza dei backlink è maggiore sulle keywords ad alto volume che su quelle a basso volume, che sembrano meno influenzate da fattori di backlinking

Quindi in sintesi, avere un profilo di backlink molto forte è fondamentale per il posizionamento tanto più le keyword sono competitive.

Pertanto una strategia di acquisizione di Link /Link building e Content Marketing è fondamentale per il posizionamento del sito web.

Una strategia di link building è un ingrediente imprescindibile per un posizionamento su keywords ad alto volume

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Lunghezza del contenuto e SEO

Anche qui abbiamo visto esperti del settore sfidarsi su quale dovrebbe essere la lunghezza del contenuto di un articolo per essere considerato ottimale dal punto di vista SEO. Tutti gli esperti e consulenti SEO sembrano concordare che la lunghezza di un testo sia oggi un elemento secondario rispetto alla qualità e rilevanza del testo stesso, soprattutto con l’evoluzione degli algoritmi di comprensione del linguaggio. Nello studio, SemRush ha approfondito questo tema per vedere se effettivamente è da escludere del tutto una qualsiasi correlazione tra lunghezza del contenuto e posizionamento della pagina nei risultati di ricerca.

Lunghezza del contenuto e SEO

I risultati ottenuti possono essere sintetizzati cosi:

  • Le pagine che si posizionano meglio hanno generalmente più contenuti (più di 750 parole)
  • Parole con volumi di ricerca maggiori richiedono più contenuto
  • Pagine che si posizionano per long-tail keywords hanno generalmente contenuti più lunghi

Questi risultati sembrano quindi indicare che la quantità, qualità e rilevanza del contenuto sono un fattore cruciale di posizionamento del sito web. I siti che generalmente si posizionano meglio hanno contenuti più estesi ed approfonditi.

Invece è molto interessante l’impatto della lunghezza sulla keyword a coda lunga o corta. Se ad esempio analizziamo il posizionamento di una keyword a coda corta (tipo “web design”) rispetto ad una keyword a coda lunga (tipo “web design responsive nel 2017”) l’effetto è che sulla coda corta l’effetto della lunghezza dell’articolo è minore che sulla coda lunga. Questo probabilmente perché un utente che cerca contenuti su “web design” è portato a privilegiare un contenuto breve rispetto alla coda lunga (ricerca più specifica) dove si cerca un contenuto di approfondimento e quindi per forza di cose si tende a privilegiare contenuti più articolati di approfondimento.

Il posizionamento di keywords a coda lunga richiede (generalmente) più contenuti di quelli a coda corta #semrush #neting #codalunga

In sintesi, se vuoi posizionare il tuo sito web, lavora sui contenuti!

Influenza dei fattori on-page sul posizionamento

E’ evidente e chiaro da alcuni anni che i fattori on-page hanno sempre meno capacità di influenzare il posizionamento, in quanto sono i più facilmente controllabili e manipolabili. Tuttavia le best pratices indicano (e noi come agenzia di Web Marketing lo facciamo regolarmente con tutti i nostri clienti) di ottimizzare i fattori on-page per le keywords target.

Fondamentale quindi capire come in pratica oggi, nel 2017, questi fattori possano influenzare positivamente (o negativamente) il posizionamento del sito web.

Lo studio sul posizionamento 2017 di SemRush ha approfondito meglio questi aspetti cercando di capire come la presenza della keyword negli elementi SEO tipici (title, meta description, body) possa essere correlata con il posizionamento della pagina stessa.

In generale i risultati possono essere sintetizzati cosi (divisi per fattore):

Keyword nel title

  • Esiste una variazione minima nei primi 10 risultati per ogni volume di keywords, indicando che il fattore è presente in quasi tutti i siti (75%) che si posizionano nelle posizioni di vertice
  • Più è alto il volume, più la presenza di keywords nel titolo è alta
  • I siti che si posizionano meglio hanno le keywords nel title

Keyword nel meta description

  • Risultati simili al precedente punto, variazione minima anche se su volumi minori (40-50%), indicando che i siti che si posizionano meglio hanno le keywords nel meta description anche se in presenza minore

Keyword nel corpo della pagina

  • Come nel caso del title, il 75% delle pagine che hanno i migliori ranking hanno la keyword nel corpo della pagina, indicando una maggiore influenza sulle keyword ad alto volume rispetto quelle a basso
  • Le pagine che si posizionano al vertice hanno decisamente più keyword in pagina di quelle nelle posizioni più basse

In sintesi i risultati mostrano che l’ottimizzazione SEO on-page è ancora un fattore importantissimo, tanto più rilevante tanto più la keyword è competitiva.

Altro risultato molto interessante è che se si prova ad effettuare attività di posizionamento per parole chiave a coda lunga, il fattore di ottimizzazione SEO è molto meno rilevante di quello che si possa immaginare. Inoltre, è sicuramente meglio, in questo caso, diversificare semanticamente il testo applicando varianti della keyword per aggiungere complessità e rilevanza alla keyword, piuttosto che operare nella semplice ripetizione della keyword in pagina.

Ultimo fattore evidenziato in questo punto è la scarsa rilevanza, in termini di ranking raggiunto, della presenza di un video nella pagina web.

In questo caso lo studio mostra che la presenza del video influenza poco o niente il posizionamento di un sito web.

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 Il numero di visite complessive come fattore di posizionamento

Il traffico di un sito web può dipendere da molti fattori (traffico diretto, referral, traffico di ricerca, condivisioni social, campagne pay-per-clic, etc.). Lo studio ha voluto ricercare ed investigare se il volume di visite di un sito web possa in qualche modo influenzare il posizionamento di un sito web. Quindi, per dirla in un altro modo, la ricerca ha voluto quindi evidenziare come altre sorgenti di traffico possano influenzare il traffico generato dalla ricerca organica.

numero visite complessive come fattore di posizionamento

Questa ricerca mostra alcuni elementi interessanti:

  • Siti ad alto volume hanno un maggior numero di visitatori unici
  • L’influenza del numero di visitatori unici sul posizionamento si abbassa all’abbassarsi del volume di ricerca
  • Il numero di visite dei siti in seconda pagina (posizionamento in SERP 12+) è decisamente più basso di quelle nelle prime posizioni con una curva molto brusca

Ovviamente il risultato non è influenzato dalle visite organiche.

Quindi per andare a riassumere in termini pratici, anche dopo aver escluso i dati sul traffico di ricerca organica, la differenza di traffico e di influenza sul posizionamento tra le prime dieci posizioni e quelle successive nel gruppo ad alto volume è notevolmente più evidente rispetto a quella del gruppo a basso numero di parole chiave. Ciò potrebbe indicare che Google assegna priorità ai domini con maggiore autorità quando indicizza e valuta il ranking per siti in merito a parole chiave ad alto volume. Ciò significa anche che il SEO e quindi la ricerca organica, non è l’unica cosa su cui investire: altri fattori di traffico ed attività di Web Marketing devono essere fattori integranti di una strategia di brand, mirata a creare un sito web autorevole e riconosciuto.

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Posizionamento e comportamento del visitatore sul sito

Altro argomento lungamente dibattuto. In sostanza ci si è sempre chiesti come Google valutasse le metriche di comportamento del visitatore sul sito, metriche quali la percentuale di rimbalzo (utenti che abbandonano il sito dopo la prima pagina), profondità di navigazione (numero di pagine visitate nella stessa sessione), tempo di permanenza sul sito. In questo caso i risultati lasciano pochi dubbi, sempre con la stessa chiave di lettura, ossia i fattori sono tanto più influenti, tanto più la keyword che si sta analizzando è ad alto volume. Se guardiamo il fattore di rimbalzo vediamo che i siti in posizione top hanno decisamente un bounce rate basso (intorno al 50% per quelli in prima posizione).

Posizionamento e comportamento visitatore sul sito

Per quanto riguarda il tempo di permanenza sul sito, anche qui vediamo che i siti web nelle prime 10 posizioni di Google hanno decisamente un tempo di permanenza più alto (con una media di 4 minuti per i siti nelle prime posizioni per keywords ad altissimo volume).

Posizionamento e comportamento visitatore sul sito

Infine per il numero di pagine visitate anche qui troviamo che i siti meglio posizionati hanno visite più estese, con una media di 3 / 3,5 pagine per visita.

Posizionamento e comportamento visitatore sul sito

In sintesi vengono quindi confermati gli elementi già conosciuti. I siti che si posizionano meglio hanno metriche di navigazione che indicano esperienze ricche, visite approfondite, tempo prolungato di permanenza sul sito. Anche se Google ha sempre negato questi fattori, indicando che i dati comportamentali sono di difficile lettura, sembra abbastanza facile determinare che un alto livello di rimbalzo possa indicare una visita insoddisfacente e che l’utente non sta ricevendo il giusto engagement o non è sufficientemente coinvolto da approfondire la visita.

Pertanto occhio ai dati di navigazione e comportamentali, cercando di aumentare il coinvolgimento dell’utente e gli stimoli ad approfondire la visita.

Beh, credo che in questo studio ci siano molte conclusioni da trarre a tutti i livelli.

Da parte nostra, proprio per tirare una riga e tirare fuori una ricetta valida per tutti possiamo dire:

  1. Versione HTTPS è sicuramente un fattore che può fornire un vantaggio competitivo in ambito SEO
  2. Lavorare sui contenuti, cercare di migliorare qualità, quantità e rilevanza dei contenuti tanto più il settore è competitivo.
  3. Ottimizzazione SEO on-page: assolutamente da fare!
  4. Cercare di diversificare la strategia digitale lavorando sui diversi livelli (social, ppc, traffico diretto ma soprattutto sul brand!)
  5. Cercare di ottimizzare l’esperienza sul sito degli utenti, stimolando approfondimenti ed engagement

E voi cosa ne pensate?

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