L’anno scorso il gruppo di ricerca di Google Adwords aveva realizzato uno studio per approfondire la correlazione tra i click degli utenti nelle ricerche di Google in presenza o meno di annunci a pagamento. In particolare si erano concentrati su un aspetto, ossia come variava il numero di click quando la (o le campagne) in atto erano interrotte, anche in presenza di buoni posizionamenti nei SERP.
Da questa ricerca risultava che l’89% dei click erano incrementali, vale a dire che anche in presenza di un posizionamento alto (ossia nella prima pagina), l’89% dei click non veniva recuperato in mancanza di pubblicità.
Da approfondimenti successivi fatti dal gruppo di ricerca è risultato:
- l’81% delle impressions e 66% dei click sono effettuati in assenza di correlati risultati organici (ossia tutti questi click sono incrementali)
- nel caso un risultato compaia al primo posto dei SERP e anche negli annunci a pagamento, il 50% dei click sono incrementali (ossia si sommano a quelli che avrebbe un determinato risultato in assenza di pubblicità)
- nel caso il risultato compaia in posizioni inferiori alla 2, l’81% dei click sono incrementali, risultato che diventa il 96% se si compare come risultato organico al di sotto del 5 risultato
Quindi questo studio sembra confermare la validità di investire in campagne PPC su Google AdWords, soprattutto se il sito che si intende promuovere compare nei risultati organici al di sotto della 4 posizione, o è assente per determinate keywords.
L’esperienza diretta di Neting con i nostri clienti dimostra in pieno questi risultati, vale a dire che l’aumento di click ricevuti cresce in modo significativo in presenza di campagne PPC ben strutturate.
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