Recentemente sono state registrate delle grosse variazioni nel comportamento di Google in merito a ricerche relative a keywords di tre o più termini, tecnicamente chiamate “long tail keywords”.
Si stanno, infatti, notando delle drastiche riduzioni di visibilità per siti che avevano una grande quantità di traffico generato da Google in merito a ricerche di questo tipo, ossia per ricerche relative a tre o più keywords. Siti che prima comparivano in testa alle pagine per ricerche di keywrds composte, ora appaiono molto indietro, con una drastica riduzione di visibiltà.
Da analisi compiute, sembrerebbe che queste variazioni nell’organizzazione dei SERP di Google (search engine result pages) sia dovuta ad un nuovo algoritmo introdotto da Google, recentemente sottoposto a brevetto.
Questo nuovo algoritmo sembrerebbe una naturale evoluzione, permessa dalle aumentate capacità di calcolo degli elaboratori rispetto al passato. Per esempio, se consideriamo che ogni 5 parole si potrebbe costituire una frase, un testo con 200mila termini potrebbe arrivare a formulare un campionario di 3,2×10^26 (ossia 3,2 seguito da 26 zeri!) possibili frasi! Chiaramente questo costituiva un grosso limite in quanto questa cifra va ben al di là delle capacità di qualsiasi sistema di calcolo o di database.
Pertanto, fino ad oggi, le ricerche correlate a frasi venivano performate con sistemi alternativi, non con la pura indicizzazione delle possibili frasi contenute nei testi.
Cosa comporta questa variazione negli algoritmi di Google?
Per ricerche lunghe, vale a dire di long tail keywords, l’ordine con il quale compaiono le parole del testo diventa un fattore fondamentale. Se prima infatti, in merito a ricerche del tipo “marmellata di frutta fresca di stagione”, la presenza di questi termini in punti chiave della pagina web poteva portare ad un buon posizionamento anche per “frutta di stagione e marmellata”, ora avendo Google la capacità di “registrare” le frasi come si presentano nel testo, i risultati saranno restituiti quanto più attinenti alla ricerca effettuata, pertanto l’ordine con il quale compaiono le parole diventa un elemento rilevante.
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