Il web ha rivoluzionato e continua a rivoluzionare il nostro mondo e la società, modificando le abitudini, le scelte di vita e il modo in cui comunichiamo, ci informiamo, ci divertiamo.
Per molte persone tutto questo rappresenta un attacco alla nostra umanità, eppure è innegabile come Internet semplifichi la nostra esistenza e renda possibili esperienze e pratiche prima irrealizzabili.
Con il progresso tecnologico viene il progresso della società stessa, ma soltanto se tutti i suoi membri possono beneficiarne. Il concetto di accessibilità risponde proprio alla necessità di permettere a tutte le persone di avere libero accesso ad Internet. Nello specifico, perché un sito web sia accessibile deve prevedere una serie di attenzioni e tools per rendere possibile e migliorare l’user experience di persone con disabilità visive, motorie, uditive e cognitive.
Accessibilità e web: lo dice la legge!
Non è soltanto buon senso, ma una vera e propria disposizione di legge a partire dal 2004, con la cosiddetta legge Stanca (9 gennaio 2004, n. 4) dal titolo “Disposizioni per favorire e semplificare l’accesso degli utenti, e in particolare, delle persone con disabilità agli strumenti informatici”.
L’art. 2 della legge Stanca fornisce la seguente definizione di “accessibilità”: la capacità dei sistemi informatici ivi inclusi i siti web e le applicazioni mobili, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari.
L’applicazione del concetto di accessibilità al proprio sito web, dunque, è da intendersi come una pratica nel rispetto della legge, promossa dall’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale).
La normativa aggiornata in materia di accessibilità può essere consultata interamente qui.
Le WCAG 2.2: linee guida sull’accessibilità dei contenuti web
Le Linee guida sull’accessibilità dei contenuti Web (WCAG) sono state pubblicate nella WAI (Web Accessibility Initiative), un progetto avviato dal World Wide Web Consortium con l’obiettivo di promuovere l’adozione di uno standard internazionale di accessibilità per le persone con disabilità. Al momento è in vigore la versione aggiornata 2.2, che rispetto alle precedenti presta attenzione particolare a tre gruppi di utenti, ovvero quelli con disturbi cognitivi e dell’apprendimento, quelli ipovedenti e quelli con disabilità che utilizzano i dispositivi mobili.
Le WCAG devono rispondere a quattro principi di design basilari per la progettazione di un sito web, che deve essere:
- percepibile – i contenuti sono presentati in modo tale da essere percepiti da tutti gli utenti;
- utilizzabile – il sito web deve essere costruito in modo tale da permettere a tutti gli utenti di attingere ai suoi contenuti;
- comprensibile – i contenuti web sono leggibili e prevedibili;
- robusto – il sito web presenta contenuti compatibili con le tecnologie in commercio, compresi i dispositivi e le tecnologie assistive per le persone con disabilità.
I siti web accessibili vengono identificati da tre diversi livelli di conformità alle WCAG, contrassegnati da una, due o tre lettere “A” (A, AA, AAA), in cui AA indica un livello di conformità maggiore di A e AAA maggiore di AA.
Best Practices per l’accessibilità di base
Ogni tipo di disabilità richiede attenzioni specifiche nella progettazione e nella realizzazione di un sito web.
A partire dal modo in cui vengono organizzati i contenuti, la cosiddetta architettura delle informazioni, si può parlare di buona o cattiva usabilità di una pagina web. È essenziale che si rispettino dei criteri logici e intuitivi per garantire una navigazione fluida ed efficace.
Ma questo non basta quando si vuole rendere un sito accessibile a tutti senza distinzioni.
Tra le best practises da integrare nel sito web segnaliamo:
- una corretta impaginazione, con font chiari e leggibili;
- un utilizzo intelligente dei colori, ma soprattutto del contrasto, così da permettere anche a persone daltoniche di distinguere le varie sezioni della pagina;
- gli Alt-text, o testi alternativi, per cui ogni contenuto multimediale viene accompagnato da una descrizione che lo renda fruibile anche da persone ipovedenti;
- un uso limitato e attento dei codici CAPTCHA, in quanto spesso non accessibili, soprattutto se basati su immagini;
- un’ampia operabilità tramite tastiera, per tutti gli utenti che non possono fare ricorso al mouse;
- una progettazione di moduli e form chiari e semplici da compilare;
- un’introduzione di link evidenti e riconoscibili come tali anche dagli screen reader.
I tools per verificare l’accessibilità del tuo sito
Una volta realizzato il sito web bisogna necessariamente verificare che l’accessibilità sia garantita, e oggi esistono diversi strumenti professionali per farlo.
Il più tradizionale, ma sempre efficace, comporta lo svolgimento di test con campioni di utenti, che faranno poi le loro valutazioni. Si tratta di un metodo attraverso il quale si possono identificare anche problemi relativi all’usabilità del sito web.
Ti consigliamo, poi, di dare un’occhiata ai test WCAG, che mettono in evidenza le criticità e offrono anche suggerimenti per la loro risoluzione. In particolare, ti segnaliamo gli Easy Checks, che tengono in considerazione aspetti come i titoli, gli Alt-text, il contrasto, il font e le dimensioni del testo, l’accessibilità tramite tastiera, la struttura della pagine, e la presenza di contenuti dinamici e interattivi, dal comportamento imprevedibile. Approvati e consigliati come primo step del processo di verifica!
Per una perizia più approfondita è possibile, invece, ricorrere alla WCAG-EM (in cui EM sta per Evaluation Methodology). Parliamo di una tipologia di test più completa e affidabile della precedente, che ti porterà a fare il vero salto di qualità nella costruzione del tuo sito web.
Un’altra opzione è infine Google Lighthouse, con la quale è possibile controllare la qualità del proprio sito web su diversi aspetti, compreso quello dell’accessibilità. Presenta un’interfaccia intuitiva e semplice, e con un punteggio da 0 a 100 ti restituirà in poco tempo una valutazione dell’accessibilità del tuo sito web.
Conclusioni
Qual è l’obiettivo primario dell’avere un sito web, o in generale una presenza digitale, se non quello di raggiungere un’audience, a prescindere dal tuo scopo? Se parte di questa audience non potesse accedervi ciò comporterebbe un danno non soltanto agli utenti, ma anche a te al tuo business!
È fondamentale dunque garantire uno standard di accessibilità per la realizzazione di un sito web di qualità e che porti i risultati sperati.
Certo, gli aspetti da tenere in considerazione sono davvero tanti, partendo dalla fase di progettazione che richiede sforzi e attenzione costanti, passando poi per la fase operativa vera e propria in cui ci si avvale anche di molte abilità. Per questo ti consigliamo di rivolgerti ad un team di professionisti del web, che sapranno confezionare per te un prodotto finito e completo. Noi di Neting siamo qui per te!