Google Adwords è un must per tutti i diversi inserzionisti presenti su Internet che hanno intenzione di veicolare del traffico rilevante verso il proprio sito.
L’idea è giusta, ma il problema sorge nella messa in pratica.
In questo post, definiremo una Adwords Checklist esaustiva degli 8 errori comuni che le persone svolgono su Google Adwords per la creazione della loro Pubblicità PPC.
Avere successo con le campagne PPC online può essere molto costoso se non viene svolto correttamente, il gioco infatti sta nel gestire le campagne con l’obiettivo di ottenere il migliore ROI possibile.
E’ infatti importante ricordare che una gestione errata della campagna può costare molto di più di quello che comporta, ma una gestione ottimale può far entrare la vostra attività o la vostra azienda nel vero business. Si tratta di definire quanto approfonditamente conoscete Google Adwords e di come gestite le vostre campagne. Se non ne sapete abbastanza, vi consiglio di rivolgervi a professionisti presenti sul territorio come Neting, Agenzia Web Bologna, altrimenti se volete provare autonomamente, documentatevi e mettetevi alla prova.
Evitando questi errori e seguendo i giusti consigli, sicuramente sarete sulla strada giusta verso il successo per le vostre campagne Adwords.
Errore #1_Non raggruppare le keyword in maniera corretta
Adwords è sviluppato in maniera da farvi creare campagne e gruppi di annunci in modo tale da gestire differenti tipologie di campagne (se per esempio avete una campagna di prodotto e una campagna di contenuto, ognuna di loro può essere gestita separatamente.) In ogni campagna, potete suddividere i vostri annunci e le vostre keywords in gruppi di annunci ben classificati.
Non utilizzare i gruppi di annunci è uno dei più grandi errori che da inserzionisti potete compiere.
Anziché segmentare gli annunci in gruppi in base a tipologie similari di prodotto, in genere vengono buttate dentro tutte le keyword in un solo gruppo di annunci mostrando magari anche lo stesso formato di annuncio per tutti.
Non c’è cosa più errata.
Il problema con questo approccio è che la gestione della campagna tramite PPC definisce che l’annuncio per essere mostrato deve corrispondere alla parola chiave che è stata ricercata. Il formato d’annuncio che più si avvicina alla keyword corrispondente, avrà più possibilità di essere cliccato.
Facciamo un esempio concreto.
Neting è un’agenzia di Web Marketing specializzata che offre servizi di tipologia differente. Offre SEO & SEM, Mobile App, Sviluppo Web, etc. Se l’azienda volesse fare della Pubblicità PPC online e non suddividesse i propri servizi in differenti gruppi di annunci, non sarebbe in grado di mostrare annunci specifici relativi a quello che le persone stanno cercando.
Dovrebbe ricorrere ad un annuncio generico come “Vieni a provare i nostri servizi”, invece di un annuncio più specifico che possa corrispondere a quello che le persone stanno cercando.
Inoltre, Neting potrebbe utilizzare diversi gruppi di annunci per ognuno dei propri prodotti così da poter utilizzare headline come “Servizi SEO” oppure “Mobile & App” quando le persone sono alla ricerca di quella tipologia di prodotto.
Ecco un esempio di annuncio per una categoria di prodotto specifico:
Se non suddividete le vostre parole chiave in differenti gruppi di annuncio, metterete tutto sotto un unico annuncio. Questo non vi permetterà di personalizzare l’annuncio e targetizzarlo per il termine che è stato ricercato.
Più classificate bene i vostri annunci e le vostre parole chiave in tematiche specifiche, più facilmente le vostre campagne saranno monitorate e ottimizzate.
Raccomandazione: La cosa migliore è non utilizzare più di 20 keywords per gruppo di annuncio. Alcune volte puoi utilizzarne qualcuna in più, ma se eccedi il limite di 20 parole chiave è segno che il tuo annuncio non corrisponde alla keyword che è stata ricercata come dovrebbe.
Errore #2_ Non utilizzare le giuste corrispondenze per parola chiave
Il secondo più grande errore da evitare è quello di non utilizzare al meglio la giusta corrispondenza per le parole chiave tra generica, a frase o esatta. Adwords vi permette di aggiungere keywords alle vostre campagne in una delle tre modalità menzionate qui sotto.
Una keyword generica definisce che i vostri annunci saranno mostrati se le keywords sono utilizzate nella rete di ricerca, indipendentemente dall’ordine.
Se aggiungete per esempio come parola chiave generica Scarpe da corsa Nike, i vostri annunci saranno mostrati a quelle persone che stanno cercando scarpe da corsa Nike oppure dove posso comprare scarpe da corsa Nike.
Con una parola chiave generica stabilite che i vostri annunci saranno mostrati sulla rete di ricerca sia in una forma o nell’altra, considerando le varianti singolari o plurali, errori grammaticali, sinonimi o termini con radice simile. Per mettere un termine “broad match” in Adwords, non dovete inserire nessun tipo di punteggiatura prima o dopo il termine.
In base all’esempio sopra, potreste semplicemente inserire scarpe da corsa Nike per aggiungerla come parola chiave generica.
Una keyword con corrispondenza a frase significa che la parola chiave ha bisogno di essere mostrata nella rete di ricerca come frase completa nell’ordine in cui l’avete messa.
Utilizzando lo stesso esempio riportato sopra, quando mettete “scarpe da corsa Nike” come keyword phrase match, il vostro annuncio sarà mostrato per termini come “dove comprare un paio di scarpe Nike da corsa” oppure “quanto costano le scarpe Nike da corsa”.
Per inserire una parola chiave come corrispondenza a frase in Adwords, basta aggiungere tra le virgolette il termine come parola chiave.
Con questo esempio, potrete scrivere “scarpe da corsa Nike” per metterlo come keyword phrase match.
Una keyword con corrispondenza esatta lavora allo stesso modo. Il termine che è stato ricercato deve coincidere esattamente con la parola chiave inserita. Se abbiamo “scarpe da corsa Nike” come exact match, sarà mostrato solo quando qualcuno ricerca precisamente “scarpe da corsa Nike” e non sarà mai mostrato se uno sta ricercando “scarpe da corsa Nike saldi” o altre varianti. Per aggiungere una keyword exact match in Adwords la dovete mettere tra due barrette come in questo caso: [scarpe da corsa Nike].
Vi starete chiedendo perché tutto questo è fondamentale?
Lo è perché la tipologia di match che utilizzerete avrà un impatto importante sui vostri annunci e sull’obiettivo che volete raggiungere a livello di campagne.
Una corrispondenza generica avrà più impressions, ma sarà più imprecisa poiché verrà mostrata per termini che non sono in target con i tuoi prodotti nell’annuncio stesso.
Dall’altra parte, le corrispondenze a frase ed esatte spesso forniscono una percentuale di conversione elevato, ma non possono avere un numero elevato di impressions, poiché arriverete a meno persone ma più in target con i prodotti offerti.
In un mercato di nicchia, il numero di persone che sta cercando quello che vendo è sicuramente minore, quindi se limitassi ulteriormente mettendo solo exact match potrei limitare di molto il mio traffico. Dall’altra parte, se si hanno troppi termini generici, potrei non avere un ROI abbastanza elevato a livello di campagna. La scelta migliore sarebbe quella di provare diverse corrispondenze per definire la giusta combinazione per il tuo business.
Raccomandazione: Un buon approccio è quello di iniziare da corrispondenze esatte, per poi arrivare a corrispondenze a frase e poi, solo se c’è ne bisogno, a corrispondenze generiche.
Se non state avendo un buon numero di impressions e di conversioni con corrispondenze esatte, potete aggiungere corrispondenze a frase e poi eventualmente quelle generiche. Dall’altra parte, se non state avendo buoni risultati con corrispondenze generiche poiché sono troppo ampie, potete decidere di tornare a utilizzare solo corrispondenza a frase o esatte.
Errore #3_Non utilizzare Keywords a corrispondenza inversa
Un altro errore molto utilizzato è quello di non usare parole chiave a corrispondenza inversa.
Adwords permette di escludere le parole chiave che non sono a target con il tuo prodotto. Allora perché non metterlo in pratica?
Facciamo un esempio pratico.
Se avete uno store che vende scarpe da donna ma non scarpe da corsa, e non volete che i vostri annunci siano mostrati nella rete di ricerca per “scarpe da corsa da donna” ma volete che siano mostrati per sole scarpe da donna, potete aggiungere il termine corsa come parola chiave a corrispondenza inversa. In questo caso i vostri annunci non verranno mai mostrati per ricerche che includono la parola “corsa”.
Le keyword inverse possono essere aggiunte alla campagna e ai gruppi di annunci specifici. Se un termine dovrebbe essere escluso da uno specifico gruppo, puoi escluderlo dal gruppo di annunci, ma se preferite potete anche escluderlo dall’intera campagna.
Raccomandazione: Per vedere quali parole dovrebbero essere escluse, puoi entrare su Google Analytics, che fornisce informazioni aggiuntive rispetto ad Adwords riguardo a specifiche parole chiave ricercate.
In Analytics, cliccate su “Acquisizione”, poi “Adwords” e poi “Query di ricerca”.
Successivamente, cliccate su “tipo di corrispondenza della query” e poi o “Broad match”, “Exact match” oppure “Phrase match” per analizzare le esatte keyword che sono ricercate e quali non convertono.
Troverete anche termini che non hanno convertito. Controllate per vedere se una parola chiave può essere aggiunta come inversa per eliminare quella keyword dalla vostra campagna senza escludere termini che stanno performando.
Errore #4_Non fare offerte per il tuo Brand
Molte persone fanno l’errore di non biddare (in linguaggio Adwords significa “fare un’offerta”) per il proprio Brand.
Pensano che nel momento in cui hai già un buon ranking, non si ha bisogno di pubblicizzarlo.
Sbagliato.
Un altro modo per agire è di realizzare che se non state pubblicizzando il tuo Brand, altre aziende lo possono fare al vostro posto. Utilizzeranno il nome del vostro Brand nei loro gruppi di annunci per veicolare il vostro traffico e targetizzare i vostri visitatori.
Raccomandazione: In molti casi, ha senso biddare per il vostro brand con una buona offerta poiché chi sta cercando il vostro brand ha molta più possibilità di convertire. Se volete essere sicuri di essere al top per il nome del vostro Brand, significa che potete spendere di più per i termini brandizzati.
Errore #4_Non testare la posizione ottimale dell’annuncio
Se il vostro obiettivo è quello di migliorare il vostro Branding su Google Adwords, sarebbe una buona idea essere in una delle posizioni top per l’annuncio, quindi prima o seconda posizione, ma se il vostro obiettivo è quello di avere i risultati migliori, qualche volta può essere buono anche essere in posizione 3-5.
Può davvero essere così importante essere nelle prime due posizioni?
La risposta è dipende, ed è perché le persone tendono a cliccare di più le due prime posizioni.
Di solito gli utenti cliccano solo se sono seriamente interessati. Ma se il vostro annuncio è in posizione 3-5 non è il primo che le persone vedono comparire.
Ragionando, senza un giusto test non è possibile definire quale posizione sia la migliore. A volte essere nei primi posti può essere molto profittevole, altre volte le posizioni 3-4 hanno comunque un buon ritorno.
Raccomandazione: Eseguite un test per trovare la posizione ottimale aumentando o diminuendo la vostra offerta per PPC. In questo modo potete vedere come cambia la posizione media dei vostri annunci in base alla vostra offerta, e poi agite di conseguenza.
Errore#5_Non conoscere l’identità dei tuoi competitors diretti
Un altro errore della nostra Adwords Checklist è quello di non sapere quali annunci stanno utilizzando i vostri competitors diretti. Dovete sapere bene contro chi competere, quali keywords stanno utilizzando e cosa essi mostrano come landing page finale.
In maniera specifica, mettetevi nei panni dei vostri clienti e analizzate quale annuncio potrebbe essere migliore per cliccarci sopra. Poi, dopo averci fatto click, fate attenzione alle loro landing page e confrontatele con le vostre.
Qual’è la più attrattiva? Quale potreste scegliere voi da consumatore? Prendete spunto su come potreste migliorare la landing page. Fate una checklist veloce dei vari punti da migliorare.
Raccomandazione: Primo, analizzate gli annunci dei vostri competitors e definite cosa potrebbe essere interessante da applicare. Secondo, analizzate le loro landing page per vedere cosa potete migliorare nelle tue pagine. Testate le varie modifiche per vedere se aumentano le percentuali di conversioni.
Errore #6_Aspettarsi troppo da Adwords
Avete mai pensato al fatto che vi state aspettando troppo da Google Adwords con un budget troppo poco elevato?
Molte persone hanno un budget ridotto e si aspettano di lanciare il prossimo grande business. Vogliono veicolare il traffico verso un audience ampio ma hanno a disposizione solo dai 100 ai 200 euro al mese. Non è abbastanza per questo obiettivo di così grandi dimensioni.
Se il vostro budget è troppo ristretto, non avete abbastanza denaro per testare i vostri annunci finché loro non hanno iniziato a performare bene. Dovete avere tempo per ottimizzare le campagne se volete migliorare il vostro ROI.
Un budget ristretto significa anche che la vostra campagna non avrà risultati e dovrete aspettare finché non avete più denaro a disposizione.
Il che è molto frustrante per un inserzionista di Adwords. Si sentirebbe di pensare: “ Questo non è il lavoro che fa per me, proverò qualcos’altro”. Prima di iniziare quindi, definite un piano di Marketing Online per il conseguimento degli obiettivi di business che vi siete prefissati.
Poi agite.
Raccomandazione: Iniziate con un budget abbastanza ampio che permetta di veicolare abbastanza traffico e darvi il tempo per ottimizzare le vostre campagne. Controllate di avere le tempistiche per consolidare la campagna abbastanza tempo per dare loro possibilità di ottenere le transazioni e di darvi quel giusto tempo per capire come Adwords funziona e come potete ottenere un investimento migliore.
Errore #7_Non conoscere il Lifetime value (LTV) del tuo cliente
Avete mai provato a calcolare LTV del vostro cliente?
Se la risposta è no, non c’è modo di sapere quanto state spendendo in Adwords per le vostre acquisizioni.
Il Customer Life Time Value (LTV) è un indicatore che determina i profitti prevedibili legati alla reazione con il cliente, partendo dal loro comportamento d’acquisto.
Diciamo che il vostro LTV è di 10 euro. Questo significa che guadagnerete in percentuale relativa al tempo di vita del fare business con il vostro cliente. Se state pagando 6 euro per acquisizione, allora è ok, perché state lavorando di più per il cliente di quello che state spendendo. Ma se il vostro LTV è 4 euro e state spendendo 6 euro per acquisizione, state andando fuori business.
Molte aziende non conoscono il loro LTV, quindi nn sanno qual’è può essere un buon CPA.
Se il cliente sta con voi per circa 6 mesi e paga 30 euro al mese, allora il vostro LTV è 180 euro.
In questo ipotetico scenario, sareste ok anche se il CPA di Google è 100 euro. Tutto dipende da cosa state vendendo e cos’è il Lifetime Value per il vostro business specifico.
Raccomandazione: Se non sai LTV per il tuo business, calcolalo e poi gestisci la tua campagna in base a questo dato aggiuntivo.
Errore #8_Non affidarti ai numeri più che alla creatività
Innamorarsi della scrittura e del formato dei vostri annunci può essere un problema. Potete scrivere dei formati di annuncio ottimali e pensare che siano perfetti.
Questo è giusto, finché i numeri non dicono il contrario.
Dovete sempre testare i vostri scritti. Potete provare due differenti variazioni di sottolineatura, oppure stessa sottolineatura ma corpo del testo differente oppure la stessa copy ma differente call to action.
Testare variazioni differenti vi aiuterà a capire quale funziona meglio. A volte menzionare un beneficio può aiutare ad aumentare i click/impressions. Altre volte, una sottolineatura differente migliorerà i risultati. Non lo saprete finché non lo avrete testato.
Non potete fissarvi con una sola tipologia di formato di annuncio, poiché dovete scegliere quella che ha avuto più click quindi più percentuale di conversione. Non fate l’errore di concentrarvi di più sulla forma piuttosto che sui numeri.
Su Adwords non conviene.
Raccomandazione: La raccomandazione è di testare sempre. Tutto. Se non avete un vincitore per un test, spegnete il perdente e cambiate ulteriormente il formato dell’annuncio. Testate sempre il vincitore finché non sarete contenti del risultato.
Vi potreste sorprendere che questa tipologia di test può eventualmente raddoppiare la vostra percentuale di conversione e dimezzare i costi per conversione.
La nostra Adwords Checklist è terminata. Spero che le raccomandazioni possano aiutarvi ad evitare gli 8 errori di cui abbiamo parlato e che riusciate ad ottimizzare al meglio la vostra Pubblicità PPC Online.
Ottimo articolo Giulia. Grazie per questa checklist!