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Febbraio 22, 2019

Google ADS 2019, tutte le novità in arrivo

Tempo di lettura: 5 minuti

Google ADS 2019, tutte le novità in arrivo

Se il 2018 è stato un anno di cambiamenti per Google, possiamo aspettarci un 2019 pieno di piacevoli sorprese. Nell’articolo di oggi scopriremo tutte le novità e le nuove features che Google rilascerà nei prossimi mesi per migliorare la pubblicità sui motori di ricerca.

Per chi se lo fosse perso, l’anno scorso Big G ha cambiato pelle: non è cambiata solo l’interfaccia, ma abbiamo assistito ad un re-branding coi fiocchi. Da Google Adwords Google Ads. E’ cambiato tutto, dalla grafica al nome. Quest’ultimo è anche sparito dal logo, un po’ come è successo a Mastercard di recente. Confermando quella tendenza che solo i grandi brand si possono permettere, una volta raggiunto un posizionamento strategico superiore.

Tornando a noi, ci siamo abituati subito alla nuova interfaccia: secondo Google questa è migliorata in termini di usabilità e velocità, oltre che a fornire nuove funzionalità. A noi è piaciuta, ma c’è da dire che molti inserzionisti rimpiangono la vecchia. Polemiche a parte, scopriamo subito perché con Google Ads 2019 ci sarà da divertirsi!

Annunci video di 15 secondi non ignorabili

Gli inserzionisti che pubblicano annunci TrueView su YouTube possono contare su annunci video non ignorabili per la durata di 15 secondi. L’opzione era già disponibile su Youtube ed arriverà presto anche su Google ADS. Un’ottima notizia per i pubblicitari. Una notiziaccia per gli utenti ed i loro Adblocker.

Google limiterà il numero di annunci che possono apparire (nb la Quota Impressioni) per evitare, ad ogni modo, esperienze di navigazione sgradevoli ai suoi utenti. Confermando ancora una volta che Google ha a cuore l’user experience 😉

Adesso possiamo andare su Google Ads e configurare una campagna Video 360 o Display, un range più ampio di possibilità che da maggior spazio alla creatività.

Pagare per Conversioni gli Annunci Display

Una novità a dir poco entusiasmante: da quest’anno avremo la possibilità di pagare per conversioni per gli annunci display. Si hai capito bene, niente più clic da pagare!

Questa opzione è però disponibile solo se stai utilizzando una strategia di offerta Target Cost Per Acquisition (CPA) in una campagna display. Il vantaggio principale è che non ti viene addebitato alcun costo per clic o impressioni come le tradizionali campagne PPC, ma solo per le vendite o lead che le tue campagne ricevono.

Inoltre, non pagherai più dell’offerta CPA target. Ad esempio, se il tuo CPA target è di €5 ed hai generato 30 conversioni durante la settimana, pagherai solo €150. Ecco come impostare la nuova strategia:

Sembra utopia, bisogna dire che l’opzione sarà attivabile solo per campagne Display con all’attivo almeno 100 conversioni negli ultimi 30 giorni. Non una passeggiata insomma 😀

Annunci di Ricerca Responsive

L’ultima evoluzione degli annunci di testo? Gli annunci Responsive! Questi giganti annunci di testo rappresentano il futuro degli annunci della rete di ricerca poiché occupano più spazio nei risultati di ricerca e danno maggiore risalto agli inserzionisti.

Includono fino a ben 15 titoli e 4 descrizioni, che è molto più di un annuncio di testo espanso. Il sistema di annunci di Google cambia a turno i titoli e la descrizione da te scritti per i tuoi annunci e li mostra in base a quali risultano più rilevanti per i termini di ricerca che lo hanno attivato.

Wow ma allora…

Eeh già! Questo ti consente di risparmiare mooolto tempo perché non devi più metterti a creare decine di annunci simili ma puoi invece concentrarti sul rendimento della performance.

Google ADS 2019, la concorrenza continua a salire

La concorrenza su Google è in costante aumento. Un segnale chiaro. Piano piano tutte le imprese hanno percepito l’importanza e la potenza della piattaforma.

Secondo Google ci sono oltre 4 milioni di aziende che pubblicizzano i loro prodotti e servizi sulla piattaforma di annunci Google. Quindi, come inserzionisti abbiamo molti concorrenti con cui confrontarci. La ricerca di Wordstream rivela che anche i costi dei clic sono aumentati. Ora è comune vedere costi superiori a €10 per clic e questo non solo per le parole chiave riguardanti assicurazione, prestiti e mutui.

Con i nuovi inserzionisti che si iscrivono a Google Ads ogni anno, è inevitabile che i costi continuino a salire. Pertanto, devi tenere alta l’attenzione e aggiornare costantemente annunci, termini di ricerca e parole chiave per renderli altamente mirati e differenziati. Come al solito, più ci cliccano e meno paghiamo!

Cerca di puntare ad un buon posizionamento tenendo d’occhio i punteggi di qualità cercando di non aumentare le offerte che ti sei prefissato.

Quota clic

Per le campagne Google Shopping è gia disponibile dal 2015 , ora sta per arrivare la quota clic sulla la rete di ricerca. Una metrica molto utile, in grado di stimare il numero di clic ricevuti sul totale dei clic potenziali. Sarà resa disponibile a tutti i livelli: account, gruppi e parole chiave.

 
Come si usa? In pratica se l’annuncio ha ricevuto 40 clic e la piattaforma ritiene che avrebbe potuto ricevere 100 clic, avremo una quota del 40%. L’obiettivo di ogni inserzionista sarà quello di massimizzarla, come già avviene per la quota impressioni.
 
Google consiglia di continuare ad utilizzare il CTR per valutare la qualità dell’annuncio, integrando questa metrica per valutare l’aumento potenziale di clic prodotto dall’ aggiunta di estensioni annuncio o da un aumento di budget.

Google Mobile Speed

Grazie ad un aggiornamento dell’algoritmo, la piattaforma ha ridotto il numero di clic necessario per valutare la velocità di caricamento delle landing su mobile. Il giudizio continuerà ad essere espresso su una scala da 1 a 10. La velocità è e continuerà ad essere un fattore molto incisivo sull’esperienza nella pagina di destinazione.

Aumento della Ricerca Mobile

Secondo Statista, le ricerche da mobile nel 2018 hanno rappresentato oltre il 51% delle ricerche. Il numero di persone che usano lo smartphone aumenterà a 220 milioni entro il 2020 e questo solo quanto riguarda gli Stati Uniti. Quindi le implicazioni sono chiare. Come inserzionista dovrai lavorare dueo per offrire, per quanto possibile, la migliore esperienza utente ai tuoi visitatori.

Le raccomandazioni di Big G rimangono sempre le stesse: sito responsive, ottimizzato per mobile aggiustamenti delle offerte su mobile (apparire in alto è particolarmente importante per le ricerche da smartphone)

Anche se i tassi di conversione appaiono ancora inferiori da cellulare rispetto al desktop, questo pare stia per cambiare. Gli utenti trovano più comodo completare le transazioni sui dispositivi mobili pertanto questo fenomeno è destinato ad aumentare nel 2019.

Segnalazione di attribuzione cross-device

I report sulle conversioni cross-device non sono una novità per gli annunci Google. Grazie a questi dati riusciamo a capire su quale dispositivo risulta più performante l’annuncio.

Da GA puoi segmentare e visualizzare i dati che ti interessano in base ai dispositivi che vengono utilizzati dall’utente finale e vedere come ogni dispositivo aiuta a raggiungere le conversioni per le tue campagne.

Questi rapporti si trovano nella sezione Pubblico di Google Analytics e servono a comprendere quanti dispositivi hanno utilizzato per accedere al tuo sito web. Puoi anche visualizzare gli ultimi 5 dispositivi che hanno contribuito a una conversione e visualizzare la relazione tra acquisizioni e conversioni.

Concludendo

Come abbiamo visto, sono tante le novità che ci aspettano su Google ADS 2019! Abbiamo visto quelle già annunciate in via ufficiale dalla piattaforma, ma siam sicuri che molte altre ne arriveranno strada facendo. Anche l’interfaccia grafica verrà modificata di nuovo.  Quello che non cambia è la tenacia di noi inserzionisti, sempre pronti a studiare nuovi metodi per ottimizzare le campagne e fare felici i nostri clienti.

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