Al giorno d’oggi ci sentiamo tutti un po’ social influencer: Ma chi realmente si può sentire tale? Tra i tanti strumenti per misurare quanto ciò che pubblichiamo sul web influenzi il pubblico spicca Klout, uno strumento lanciato sul mercato nel lontano 2008 che classifica la popolarità degli iscritti misurando e incrociando una serie di dati.
Questo strumento, molto popolare nel mondo del digital marketing, è utilizzato dalle agenzie per valutare come veicolare al meglio i messaggi di un brand. Per alcuni Paesi, soprattutto per l’Inghilterra, Klout è la bibbia relativamente al mondo social: non c’è curriculum che non presenti il punteggio Klout.
In questo articolo vedremo cos’è il Klout Score, come viene calcolato e qual è il punteggio medio italiano.
“Il punteggio di Klout è inversamente proporzionale alle ore di lavoro in una giornata.” – cit.
Cos’è il Klout Score e Come si Calcola
Klout, come funziona? Il sistema di Klout associa un punteggio da 1 a 100 a ciascun utente, misurando l’engagement degli utenti sui propri canali social.
Questo strumento analizza tutti i canali social che l’utente aggiunge al sistema, ma attenzione: Klout non fa una media della tua influenza su tutti i canali, bensì li accorpa, li accumula. Quindi più canali inserisci e più avrai possibilità di scalare la classifica degli utenti più influenti a livello globale.
Ma l’influenza non va confusa con il volume di azioni che svolgiamo sui social; infatti essere molto attivi e avere tanti followers non vuol dire necessariamente avere un alto punteggio Klout. Ciò che fa aumentare l’indice Klout è l’engagement: quanti commenti riceviamo? Quanti likes? Quante condivisioni? Quante visite riceve il nostro sito web?
L’algoritmo di Klout è assai complesso e prende in considerazione 400 diverse variabili: non solo considera quanti like, commenti, condivisioni o retweet riescono a collezionare i nostri contenuti, ma considera anche la natura delle reazioni. Le reazioni che riuscirai a strappare a chi di solito non commenta, non condivide o non mette like, avranno un valore più alto rispetto a quelle provenienti da chi di solito è abituato a interagire in rete.
Come è facile intuire, questo strumento penalizza chi ha seguito procedure poco etiche per aumentare i propri numeri, in quanto l’engagement si abbassa se abbiamo tantissimi followers che però non interagiscono con ciò che pubblichiamo.
Ma tutto questo va preso con le pinze: Klout non ha nulla di scientifico, e per alcuni anzi è uno strumento inaffidabile. Anche se, innegabilmente, si riesce a non buttare l’occhio al punteggio Kloud, se è alto può essere considerato dalle aziende e dai brand come un buon biglietto da visita.
Klout: Punteggio Medio e Punteggio “Ideale”
Il punteggio medio degli utenti di Klout è di circa 20, anche se un valore significativo deve quantomeno raggiungere i 40 punti. L’ideale è un punteggio intorno ai 60, ma più il valore è alto e più sarà difficile elevarsi al numero successivo.
Se il tuo punteggio Klout è inferiore a 40 probabilmente, nella tua strategia di comunicazione, stai sbagliando qualcosa. Magari pubblichi dei contenuti che non incoraggiano gli interventi e le reazioni di chi ti legge, o forse hai scelto i canali sbagliati per raggiungere il tuo pubblico. Dovresti fare un auto esame: pubblichi contenuti utili? Infatti se dai informazioni di valore, se pubblichi contenuti divertenti / emozionanti / suggestivi, potrai avere più possibilità di ricevere like, commenti e condivisioni.
Un aspetto interessante del Klout Score è la possibilità di consultare le metriche giornaliere, così da monitorare cosa sta funzionando e cosa no. Dobbiamo sperimentare e strutturare una strategia, e vedere come reagisce la gente.
In ogni caso lo stesso fondatore di Klout ci chiede di non essere troppo esigenti e di non aspettarci chissà che numeroni; infatti ci comunica che:
“Su Klout, per restare sopra agli 80, ti serve la visibilità che ti regala la televisione, magari avere anche una pagina su Wikipedia”. – Joe Fernandez
Klout: Quali Canali Si Posso Aggiungere
Quando ci si iscrive a Klout si può avere qualche perplessità sui social da inserire: dobbiamo o non dobbiamo inserire i social dove non si è particolarmente attivi? La risposta è sì: ricordati che Klout non fa una media dei seguaci ma un cumulo. Detto questo, ecco quali canali puoi inserire per la valutazione:
- Facebook Page
- Google+
- com
- YouTube
- Blogger
- Flickr
- Foursquare
- fm
- Tumblr
- Yamme
Su Facebook occorre fare una precisazione: non è possibile a oggi inserire sia la propria pagina Facebook che il profilo personale, ma solo uno dei due. Molto interessante la possibilità di inserire il proprio blog (se è sviluppato su WordPress o su Blogger).
Case Study Utile: Sam Fiorella
Curioso il caso di Sam Fiorella, un esperto di marketing che ha collaborato con brand grandissimi come Kraft, Ford e Aol: ebbene, la sua candidatura è stata scartata da un’agenzia di marketing canadese per via di un punteggio Klout ritenuto troppo basso (fonte Wired). La storia ha fatto il giro del mondo, a dimostrazione del fatto che i numeri, in fondo, non sono tutto, e si può essere influenti anche per il semplice fatto di essere competenti.
Conclusioni
Klout ha di certo perso la popolarità che aveva fino a qualche anno fa perché l’impatto dei social influencer sul mercato è cambiato e le aziende si approcciano al web marketing in maniera diversa rispetto al passato.
Tuttavia è uno strumento molto utile che probabilmente le agenzie di comunicazione e le aziende utilizzano ancora. Se non altro ci darà modo di auto esaminarci e valutarci, senza l’ansia dei numeri, poichè il valore di ciò che comunichiamo a chi ci segue va oltre ogni numero e ogni classifica.