SEO Audit 2023: consigli utili per l’ottimizzazione del tuo sito

Ogni giorno si verificano molti cambiamenti online: emergono nuovi concorrenti, le esigenze del mercato cambiano e vengono introdotti nuovi aggiornamenti all’algoritmo di Google.

Ognuno di questi eventi può scatenare scompiglio all’interno della rete e avere effetto anche sul tuo sito web. Motivo per cui dovresti analizzarne costantemente la situazione nel tempo… ma per farlo, avrai bisogno dei nostri consigli per la tua SEO Audit 2023!

Cos’è e perché fare una Seo Audit nel 2023

All’interno e all’esterno di un sito esistono una molteplicità di fattori che, messi insieme, possono influenzare la sua posizione all’interno della SERP. Per coloro che gestiscono un sito o lavorano nel settore del search engine marketing, diventa essenziale avere un metodo e una procedura per tenere sotto controllo tutti questi fattori: la SEO Audit.

Si tratta di un processo che permette di analizzare il proprio sito da diversi punti di vista per individuare problemi o errori che potrebbero ostacolare il suo posizionamento su Google, oltre a identificare punti di forza che possono essere messi in risalto.

Se ogni anno la situazione sul web cambia a causa di aggiornamenti algoritmici e l’arrivo di nuovi competitor, applicando una procedura di SEO Audit, sarà possibile garantire che il proprio sito si mantenga sempre in cima alle fluttuazioni e ai cambiamenti, riuscendo a reagire prontamente. E ciò vale anche quando si fa local SEO!

La SEO Audit è quindi una procedura che dovrebbe essere eseguita regolarmente nel tempo per valutare se:

• Ci sono problemi relativi alla SEO on-page.
• Ci sono backlink provenienti da siti poco autorevoli e/o ci sono sufficienti backlink da siti di valore.
• Il sito offre un’esperienza utente di qualità.
• Ci sono contenuti duplicati o di scarsa qualità.
• C’è stata una perdita di traffico organico a causa di problemi di salute del sito o di un’indicizzazione errata del sito web.

In sintesi, possiamo dire che la SEO Audit nel 2023 rappresenta uno strumento indispensabile per migliorare le prestazioni del sito web sui motori di ricerca, rimanere al passo con gli ultimi sviluppi e superare la concorrenza.

I tool da utilizzare per la tua Seo Audit 2023

Oltre a numerosi fattori da considerare nella SEO Audit di un sito, esistono anche svariati strumenti, alcuni gratuiti e altri a pagamento, che consentono di effettuare le verifiche essenziali per controllare l’ottimizzazione SEO del tuo sito. 

Eccone alcuni dei più famosi e utilizzati che potranno servirti per la SEO Audit 2023:

1. Semrush: una piattaforma per analizzare siti che offre diverse funzionalità, tra cui la Site Audit. Questo strumento consente di ottenere una panoramica completa delle prestazioni del tuo sito, identificando problemi tecnici, errori SEO e suggerimenti di ottimizzazione. 
2. Google Analytics 4: lo strumento di analisi web offerto da Google che fornisce una vasta gamma di metriche e dati sulle prestazioni del tuo sito, inclusi il numero di visite, le pagine visualizzate, il tempo medio di permanenza degli utenti e molto altro ancora. 
3. Google Search Console: anche questo è fornito da Google e ti consente di monitorare e ottimizzare l’indicizzazione del tuo sito oltre al rendimento organico e alla salute tecnica. Puoi identificare eventuali problemi di posizionamento e vedere come il tuo sito appare nella SERP.
4. Google PageSpeed Insights: sempre di Google, valuta le prestazioni di caricamento delle tue pagine web sia per le versioni desktop che mobile dandoti suggerimenti specifici per migliorare i tempi di caricamento e l’esperienza utente del tuo sito. Include anche la valutazione sui Core Web Vitals.
5. Screaming Frog: è un importante tool di analisi SEO. Consente di eseguire una scansione completa del tuo sito web, rilevando problemi tecnici, errori di struttura, contenuti duplicati e altre informazioni cruciali per l’ottimizzazione del sito.
6. SEO Zoom: è un software di analisi e monitoraggio SEO, simile a SemRush, che offre una vasta gamma di funzionalità. Ti permette di eseguire analisi approfondite sulle tue parole chiave, monitorare il posizionamento del tuo sito nei motori di ricerca, analizzare la concorrenza e ottenere suggerimenti di ottimizzazione.
7. Ahrefs: è una suite di tool per la link Intelligence che permette anche di analizzare il profilo link di un sito, fornendo informazioni sui backlink, anchor text, parole chiave organiche, traffico, e così via.

Questi strumenti sono solo alcuni dei tanti disponibili per condurre una SEO Audit accurata e migliorare le prestazioni del tuo sito web. La scelta di quelli giusti da utilizzare dipenderà dalle esigenze specifiche del tuo progetto e dalle risorse a tua disposizione.

Sappiamo quindi cos’è la SEO Audit e quali tool possono aiutarci, ma quali sono i fattori da considerare per una Seo Audit nel 2023?

Tantissimi, ma possiamo dividerli in 3 macro aree.

1. Seo Audit 2023: valutazione generale del contesto del tuo sito (SEO off-page)

Alla fine dei conti, la SEO è uno strumento per raggiungere un obiettivo. 

Ma qual è questo obiettivo?

Quando si crea un sito e si intraprende una strategia SEO, è fondamentale stabilire obiettivi chiari come, per esempio, aumentare il traffico organico, migliorare la conversione dei visitatori o posizionarsi come leader del settore. Assicurandoti che i tuoi obiettivi siano realistici e misurabili, ti darà una direzione chiara da seguire durante l’audit SEO.

Inoltre, è consigliabile affiancare a tutto ciò un’analisi dei competitor per comprendere com’è la situazione attuale nel settore, se è cambiata rispetto all’ultima volta che hai fatto un controllo e individuare azioni che possono portarti in vantaggio. Identifica quindi i tuoi principali competitor e analizza il loro posizionamento, le strategie di contenuto, i profili dei link che ricevono e la loro presenza sui social media. Osserva i siti web che si posizionano bene per le parole chiave che desideri utilizzare e scopri quali tattiche stanno usando per ottenere risultati. Questa analisi ti fornirà preziose informazioni su cosa funziona nel tuo settore e su cosa non stai facendo tu. 

2. Seo Audit 2023: analisi tecnica del sito

Qui entrano in gioco una serie di fattori importantissimi da analizzare, poiché ognuno di essi contribuisce, individualmente, a consolidare l’autorevolezza del tuo sito agli occhi di Google.

Velocità di caricamento delle pagine del sito

Oggi desideriamo tutto e subito, persino dai siti web.

Gli utenti si aspettano siti veloci e reattivi e, di conseguenza, anche i motori di ricerca li desiderano in questo modo. Assicurati quindi che il tuo sito sia veloce: generalmente si ritiene tale se il caricamento della pagina non supera i 2.5 secondi (sono anche troppi!) da desktop e ancor meno da smartphone.

A tal proposito Google, nel 2020, aveva introdotto i Core Web Vitals per fornire degli indicatori che misurano l’esperienza utente relativa a prestazioni di caricamento, interattività e stabilità visiva della pagina e lasciando delle linee guida per aiutare chi ha un sito per comprendere e ottimizzare queste metriche.

In questo contesto, ci viene in aiuto anche PageSpeed Test di Google, ma ci sono altri tool a disposizione come Web Page Test, GTmetrix e Pingdom.

Se il tuo sito non è veloce, allora dovrai fare qualcosa per correre ai ripari: per esempio, riduci le dimensioni delle immagini, minimizza il codice e sfrutta la memorizzazione nella cache del browser. 

Sito Mobile-friendly

Il tuo sito deve essere ottimizzato per gli smartphone. È un fattore che incide da molti anni e che continua ed essere essenziale anche nel 2023. 

In questa fase dovrai quindi assicurarti che il tuo sito abbia un design reattivo che si adatti automaticamente a schermi di diverse dimensioni. Puoi verificare la sua compatibilità con dispositivi mobile utilizzando strumenti come il Mobile-Friendly Test di Google Search Console e apportare le modifiche necessarie per garantire una buona esperienza di navigazione mobile.

Andamento keyword

Anche le keyword rimangono un punto fisso per la SEO Audit 2023. Oltre a controllare per quali parole chiave è posizionato il tuo sito con tool come SEOZoom, e se ce sono altre migliori su cui puntare, bisognerà fare attenzione a possibili cannibalizzazioni, che si verificano quando diverse pagine del tuo sito competono per la stessa parola chiave. 

Se non dai le giuste indicazioni e non risolvi il problema, in presenza di cannibalizzazione Google potrebbe decidere arbitrariamente quale pagina mostrare nei risultati di ricerca (e non è detto che scelga quella per te più strategica…). 

Sicurezza

Se il tuo sito non è configurato con HTTPS, non è sicuro. E se non è sicuro non sarà visto di buon occhio da Google, oltre che dagli utenti. 

Puoi verificare semplicemente guardando nella barra indirizzi del tuo sito. Se sarà indicato che utilizzi il protocollo HTTP, dovrai implementare un certificato SSL.

Inoltre, per capire la situazione del tuo sito, puoi andare al report HTTPS di Site Audit di SemRush. Qui troverai il punteggio che è stato assegnato al tuo sito Web e una serie di potenziali problemi che non lo rendono “affidabile”.

Indicizzazione 

Come sono messe le pagine del tuo sito? 

Nella tua SEO Audit 2023 dovrai verificare l’indicizzazione del tuo sito verificando, oltre a ciò che è stato detto nei punti precedenti, anche la presenza o assenza di:

• Robots.txt: il file robots.txt svolge un ruolo cruciale nel guidare i crawler dei motori di ricerca attraverso il sito. Verifica attentamente il contenuto del file per assicurarti di non impedire la scansione di pagine importanti o sezioni cruciali del sito. Alcuni strumenti come “Robots.txt Tester” di Google Search Console possono aiutarti nell’operazione.

• Redirect 302: quando si effettuano reindirizzamenti temporanei (302), i motori di ricerca possono interpretare erroneamente la nuova pagina come duplicata o non indicizzarla affatto. Assicurati quindi di individuare tutti i redirect facendo una scansione del sito con Screaming Frog e di utilizzare i reindirizzamenti 301 (permanenti) per pagine che sono state spostate in modo definitivo. 

• Pagine 404: le pagine con errore 404 possono danneggiare l’esperienza dell’utente e l’indicizzazione del sito, ma possono anche aiutarci a indicare a Google di non indicizzare più una determinata pagina in modo che gli utenti non continuino a visitarla. Effettua anche qui una scansione approfondita del sito con Screaming Frog per individuare pagine che restituiscono errori 404 e correggerle o reindirizzarle verso pagine pertinenti e funzionanti. 

• Pagine non indicizzate: digitando “Site:yourdomain.com” su Google potrai visualizzare tutte le pagine realmente indicizzate del tuo sito. Se noti pagine cruciali mancanti dall’elenco, potresti dover verificare il file robots.txt, i meta tag noindex o altre configurazioni che impediscono l’indicizzazione. Google Search Console offre informazioni preziose sull’indicizzazione delle pagine e può aiutare a identificare eventuali problemi.

Situazione profilo backlink

I backlink rilevanti provenienti da siti di alta qualità sono ancora un importante fattore di ranking nel 2023. Con Ahrefs puoi scoprire i link che riceve il tuo sito o qualsiasi altro dominio, monitorare i nuovi, esplorare i collegamenti dei tuoi concorrenti e ottenere informazioni sulle parole chiave e gli anchor text più performanti.

User experience 

Gli algoritmi dei motori di ricerca stanno diventando sempre più intelligenti nel valutare l’esperienza utente. Per cui dai un’occhiata anche a questo aspetto. Se necessario fai dei test di usabilità o di UX e assicurati che il tuo sito offra: 

• una navigazione intuitiva, 
• un layout attraente,
• accessibilità a tutti gli utenti, 
• contenuti facili da leggere, 
• moduli di contatto e processi di acquisto snelli, semplici e veloci

3. Seo Audit 2023: Seo on-page

La SEO on-page è una parte essenziale da analizzare perché si concentra sull’ottimizzazione dei singoli elementi all’interno delle pagine web stesse e puoi utilizzare vari tool per accertartene, da Google Search Console a SEOZoom. 

In questo contesto, per ogni pagina dovresti chiederti:

• La keyword principale è presente nell’H1, nella meta-title e nella meta-description (sebbene quest’ultima non sia ufficialmente un fattore di ranking)?
• La keyword principale è inserita, in maniera naturale, nei primi e negli ultimi paragrafi del testo?
• Ogni URL è ottimizzato, ben strutturato e SEO Friendly?
• I tag ALT delle immagini sono presenti e contengono la keyword principale?
• Ci sono collegamenti interni? Sono davvero utili e posizionati nel modo giusto?

Ma quello che più deve essere preso in considerazione qui è il contenuto: i testi di qualità sono uno dei fattori più importanti per la SEO. Assicurati che siano informativi, pertinenti e ben scritti. 

Inoltre, ricordati di aggiornare regolarmente il tuo sito con nuovi articoli, guide o risorse utili per attirare l’attenzione degli utenti e dei motori di ricerca. 

Includi parole chiave rilevanti nei tuoi contenuti, ovviamente con moderazione, perché il keyword stuffing può costarti una penalizzazione, e fai in modo che il testo sia pertinente all’intento di ricerca, sia lungo ed esaustivo e che non contenga testi copiati da altri siti.

Considerazioni finali

La SEO continua a essere un elemento fondamentale per il successo online, e assicurarsi che il tuo sito sia ottimizzato correttamente è cruciale per attirare traffico di qualità e migliorare la visibilità sui motori di ricerca.

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