È il tema più caldo nella digital analytics e ormai dovresti già saperlo: dal Server-Side non si può scappare.
Come già anticipato in un paio di nostri articoli, i cookie sono morti o comunque non si sentono più tanto bene.
L’era del tracciamento client side volge davvero al termine, soprattutto a causa della sempre più totale guerra per la privacy dei big dell’informatica (Apple e Firefox in testa).
Ormai sono mesi che lo ripetiamo (e insieme a noi molti professionisti del web marketing): non è più possibile pensare di poter resistere a lungo con il solo tracciamento lato client.
Cos’è il tracciamento Server-Side?
I cookie di terza parte hanno già issato bandiera bianca, mentre quelli di prima parte hanno ridotto la loro vita a soli 7 giorni.
A dare una bella botta, soprattutto a Facebook, ci ha pensato iOS14 in nome della tutela della privacy dei suoi utenti. L’App Tracking Transparency ha praticamente più che dimezzato la quantità e l’accuratezza di dati provenienti dalle strategie di digital marketing, favorendo una maggiore tutela della privacy dei suoi utenti.
Tutto questo si traduce in campagne di retargeting sempre più complicate da gestire e far performare al meglio.
In questo clima di rinnovamento e enormi cambiamenti per il tracking digitale, come un deus ex machina è arrivato in soccorso il Server-Side Tracking.
Il tracciamento Server-Side rappresenta l’arma principale con cui difendere l’accuratezza dei dati provenienti dalle tue campagne e strategie di digital marketing.
Questo perché, a differenza del tracciamento classico lato client, il Server-Side tracking agisce al di fuori del browser operando direttamente dal server e ignorando completamente tutte le problematiche causate dal blocco dei cookie, adblocker e iOS14.
In cosa si traduce, in termini pratici, il tracciamento Server-Side?
Grazie all’implementazione di un tracciamento server side siamo in grado di ottenere una maggior precisione di dati, che portano a:
- Riduzione del costo per azione delle tue campagne;
- Migliori dati di misurazione;
- Una visibilità completa di tutto il percorso d’acquisto del cliente;
- Dati accurati dalle tue campagne e strategie di digital marketing.
Inoltre, il Server-Side ti consente di non perdere dati di utenti che utilizzano Safari e iOS 14. E questa, di per sé, è già un’ottima notizia, non credi?
Cosa cambia con il server side per il GDPR?
Ti annuncio subito la brutta notizia: con il Server-Side tracking non sparisce magicamente il GDPR e il rispetto della privacy dei tuoi utenti. Dovrai comunque rispettare le regole GDPR e chiedere sempre il consenso per il tracciamento e la profilazione a chi naviga sul tuo sito.
Server side, conviene? e quando implementarlo?
Da un punto di vista puramente di marketing la risposta, ovviamente, è sì!
Si, implementare un tracciamento Server-Side conviene e, se fatto bene, può aiutarti a ridurre di molto i costi di conversione, il numero stesso di conversioni e la raccolta di dati di qualità.
Purtroppo però le cose belle non sempre sono gratis. Eggià, dotarsi di un tracciamento Server-Side ha un costo.
Per poter implementare un tracciamento Server-Side è necessario aver accesso a uno spazio server. Ovviamente uno spazio server ha un costo e questo può variare in base alla grandezza del tuo progetto e al tipo di prestazione.
Tieni presente che di solito si tratta di tariffe as a service che funzionano in base al numero di richieste effettuate.
In sostanza il pericolo è che con un minimo errore di settaggio dello spazio server potresti ritrovarti a dover pagare cifre davvero molto alte.
Al momento le soluzioni principali per poter procedere con la creazione di una struttura di tracciamento server sono due:
- Se possiedi un bagaglio tecnico davvero molto grande e un budget importante: puoi creare il tuo spazio server direttamente su Google Cloud o su AWS.
- Se invece hai dei superpoteri dal punto di vista tecnico e non hai paura dell’incerto: puoi creare un server proprietario e settarlo nella maniera più opportuna in base alle tue esigenze.
Come si può implementare un tracciamento server side
Tante belle parole e tanti bei discorsi ma come si implementa il tracciamento Server-Side?
Come anticipato, a differenza del tracciamento client side che prevede delle soluzioni del tutto gratuite e alla portata di un qualsiasi utente, il Server-Side tracking prevede dei costi che potrebbero risultare particolarmente esosi per piccole e medie imprese.
Oltre i costi già citati, è necessaria anche una buona dose tecnica per costruire tutta la struttura che permette di comunicare i dati di tracciamento al nostro spazio server e ai servizi esterni.
Ad oggi la soluzione più completa per un tracciamento Server-Side è tramite l’utilizzo di Google Tag Manager. Google Tag Manager, infatti, ha rilasciato da poco tempo il suo nuovissimo contenitore di tipo server.
A cosa serve il nuovo contenitore Server di Google Tag Manager?
Beh, il nome dice già molto. Grazie al contenitore server di Google Tag Manager puoi tracciare tutti i tag presenti all’interno del contenitore web anche lato server, sia i tag di Google Analytics che quelli di Facebook.
Anche in questo caso l’implementazione non è un gioco da ragazzi se non hai già avuto a che fare con Google Tag Manager e con il Server-Side tracking. Si tratta infatti di avere a che fare con:
- i tag di configurazione di Google Analytics 4 (ah si, dimenticavo Google Analytics 4 è obbligatorio per tracciare lato server con GTM).
- Implementazione del tracciamento base del tuo sito (parliamo dei tag e degli attivatori presenti sul contenitore web).
- Uno spazio server da collegare al contenitore server di GTM.
- Un contenitore web, uno di tipo server e decine di tag, di attivatori e variabili, oltre a decine e decine di parametri da configurare.
Ma come funziona nella pratica un contenitore server di Google Tag Manager?
Il contenitore server di Tag Manager funziona in maniera molto semplice: Google Tag Manager attiva un Tag dal suo contenitore Web che comunica, tramite client, con il contenitore Server e attiva i tag Server side (Il tag di GA4 o il tga API di Facebook) che a loro volta comunicano direttamente ai servizi esterni i dati richiesti.
Tutto ciò si traduce in meno script caricato nella pagina e performance migliorate per i nostri siti. Con il Server-Side sarai inoltre in grado di ottenere un maggiore controllo e una maggiore qualità di dati grazie alla possibilità di ripulire , modifiare e aggiungere informazioni ai set di dati prima di inviarli ai tuoi servizi di terza parte.
Considerazioni finali
In sostanza, perché dovresti implementare un tracciamento lato server e non accontentarti di quello alto client?
Perché con un tracciamento Server-Side potrai ottenere dei dati di tracciamento più precisi e completi, bypassando i blocchi imposti da Safari, iOS14 e adblock.
Il tracciamento Server-Side è semplice ed economico?
No, per nulla semplice e poco economico.
Il tracciamento lato server resta al momento un lavoro più per tecnici e agenzie specializzate che per semplici utenti. Improvvisare in questo momento non è per nulla consigliabile.
Capitolo a parte invece per i costi, è vero che anche in questo caso contenere i costi in base al numero di hit da sito a server potrebbe essere un problema. Tuttavia, potresti abbattere drasticamente i costi di gestione del tuo spazio server con un’implementazione fatta bene da mani esperte e portare le spese ad una cifra fissa mensile e senza brutte sorprese tipiche dei servizi as a service grazie a servizi a pagamento come Stape.