Twitch Marketing: opportunità per il tuo business

Se sei alla ricerca di un nuovo pubblico, il Twitch Marketing potrebbe essere esattamente ciò che serve per farti conoscere, soprattutto se quelle che la tua azienda si è prefissata di raggiungere sono le nuove generazioni. Ma andiamo con ordine, e comprendiamo innanzitutto cosa sia Twitch e di quale audience stiamo parlando.

Cos’è Twitch e perché è importante per il Marketing

Twitch è una piattaforma di live streaming, proprietà dell’ormai famosissimo colosso Amazon.

Come le sue competitors principali, YouTube e DailyMotion, Twitch propone al suo pubblico i video realizzati dai propri iscritti, ma al contrario delle sue rivali che prediligono filmati “pre-lavorati”, in cui l’interazione col pubblico avviene in maniera asincrona nella sezione commenti, Twitch si focalizza principalmente su contenuti trasmessi “in live”, dove gli spettatori possono comunicare in tempo reale tramite la chat implementata.

Sebbene i contenuti di Twitch siano per lo più inerenti ai videogiochi, la piattaforma è altrettanto seguitissima per trasmissioni di vario genere come cucina, performance musicali, DIY (Do It Yourself) artistici e creativi, divulgazione e, non ultimi, i salottini di semplice e spensierata chiacchiera.

I numeri di Twitch

Twitch viene lanciata nel 2011 ed è attualmente l’unica vera leader del settore live streaming, con i suoi 7.3 milioni di canali che mandano in onda video ogni mese.

Finora i suoi filmati sono stati visti per oltre 820 miliardi di minuti con oltre 92 mila canali che trasmettono dal vivo contemporaneamente.

Twitch può vantare un bacino di spettatori che si aggira intorno ai 2.45 miliardi, dei quali la maggioranza è sicuramente rappresentata da ragazzi adolescenti e giovani adulti.

Sono cifre da capogiro, e se sei un’azienda in cerca di un nuovo pubblico, Twitch è sicuramente il palcoscenico perfetto per farti conoscere.

Creators, Partners e Affiliati

I contenuti di Twitch vengono originati dai creators, anche detti streamers qualora si dedichino per lo più alle trasmissioni live. Si tratta di quegli iscritti alla piattaforma che decidono di creare e divulgare contenuti per poter intrattenere gli altri utenti, ed è a loro che Twitch ha dedicato due programmi a cui poter sottoscrivere.

Programma Partner Twitch

Lanciato nel 2011, consente ai creators più popolari di condividere con Twitch le entrate pubblicitarie generate dai video trasmessi.

Oltre ad un’equa suddivisione degli introiti, questo programma permette ai creators di proporre ai propri spettatori contenuti aggiuntivi a pagamento, come ad esempio emoticons personalizzate, stickers ed altri regalini acquistabili tramite bits (la moneta virtuale di Twitch).

Programma Affiliazione Twitch

Lanciato nel 2017 per permettere anche ai creators meno famosi di generare entrate, ottenendo alcuni dei vantaggi prima riservati esclusivamente ai partner che superavano un certo numero di iscritti e di visualizzazioni.

Dal 2019 anche gli affiliati hanno iniziato a ricevere una quota per le entrate pubblicitarie, aumentando così la spinta a generare contenuti anche in assenza di un vasto pubblico.

Inoltre, collegando il proprio account Twitch al Prime di Amazon, lo spettatore ha a disposizione un abbonamento gratuito mensile per supportare il proprio creator preferito rinnovando la sottoscrizione al suo canale.

Il Marketing su Twitch

Twitch Ads, Amazon Ads e Publicis Media hanno condotto degli studi sui comportamenti dei consumatori all’interno delle piattaforme di live streaming, deducendo che questo tipo di shopping online rappresenta una nuova frontiera per il mondo del marketing.

L’esperienza di acquisto diventa interattiva, durante la live i potenziali acquirenti possono assistere a dimostrazioni, chiedere informazioni e consigli, o persino proporre di effettuare prove pratiche e personalizzate sui prodotti presentati, il tutto interagendo in tempo reale direttamente con lo streamer. Lo stesso tipo di marketing che abbiamo iniziato a veder comparire nel metaverso.

Gli studi e le interviste condotte hanno dimostrato che tra le persone che hanno effettuato acquisti online, il 79% ha guardato un live streaming e di questi, il 39% ha effettuato l’acquisto proprio grazie ad esso.

Il dato più importante fornito dallo studio però, è quello che riguarda l’ingaggio col pubblico: l’83% degli acquirenti intervistati ritiene infatti che le sponsorizzazioni siano necessarie, rendendo così ogni pubblicità all’interno della piattaforma non solo bene accolta, ma persino essenziale ed in certi casi ricercata dal pubblico stesso.

Twitch Marketing: Casi Studio

Sono tantissimi i grandi brand che hanno affidato le loro campagne ai creators su Twitch.

Red Bull

Tra promotori più conosciuti del Twitch marketing vi fu senza dubbio la super affiatata coppia Brand/Creator composta da RedBull/Ninja: il celebre produttore di energy drink affidò infatti senza troppi sforzi le proprie sponsorizzazioni a quella che al tempo fu la star principale dell’intera piattaforma, poi passato a Mixer, il quale consumava e promuoveva la bevanda durante ogni sua live.

Le vendite delle famose lattine con le ali salirono così tanto che anche Adidas decise di ingaggiare lo streamer dedicandogli una collezione di scarpe conclusasi in un totale sold-out.

Kraft

Un’altra campagna riuscitissima è stata quella di Kraft che per tre giorni ha aperto uno “Streaming Store” su Twitch attraverso alcuni creators canadesi. Gli spettatori hanno avuto infatti la possibilità di acquistare i prodotti in promozione collegandosi al canale del loro streamer preferito, inviandogli i propri bits e ricevendo direttamente a casa gli insaporitori di mac&cheese scelti.

Kellog’s ed Old Spice

Altri due brand che hanno affidato a Twitch le proprie sponsorizzazioni sono stati Kellogg’s, il quale non si è limitato a dar vita alla sua mascotte Tony la Tigre, ma gli ha anche fornito un nuovo lavoro in veste di streamer, ed Old Spice, azienda già famosa per le sue assurde pubblicità ai limiti del surreale, che ha scelto di organizzare un gioco live nel quale un uomo disperso nei boschi veniva “obbligato” a fare tutto ciò che il pubblico in chat gli diceva di fare, superando i due milioni e mezzo di visualizzazioni e quasi un milione e mezzo di giocatori attivi.

Come Raggiungere Le Nuove Generazioni

Come dapprima anticipato, i principali fruitori della piattaforma sono le nuove generazioni. E col costante e repentino cambiamento delle mode e dei trend, riuscire a raggiungere il pubblico più giovane è sempre stato alquanto complesso.

Ma chi fa parte della Twitch Generation? Di quale target stiamo parlando?
Gli utilizzatori principali di Twitch sono le generazioni nate dopo il 1981, e comprendono Millennials/Generazione Y, Zoomers/Generazione Z (dal 1997) e la giovanissima Generazione Alpha (nati dal 2010 in poi).

Come già notato grazie ai brevi video proposti da TikTok ed ai seguitissimi podcast su Spotify, i giovani cercano un’intrattenimento diverso rispetto alla serena passività proposta tutt’oggi dalla televisione, prediligendo contenuti molto più coinvolgenti ed immediati, come quelli proposti da Twitch.
Tre spettatori su cinque preferiscono infatti interagire col contenuto invece del semplice guardarlo.

Come attirare quindi lo sguardo di un giovane totalmente disinteressato all’utopistica famigliola che risiede felice in un fiabesco mulino? Non preoccuparti, ti diamo noi alcune linee guida:

• Spontaneità: le nuove generazioni vengono coinvolte ed attratte dai contenuti genuini ed imperfetti come quelli proposti dai creators di Twitch. Non cercano fantasie infiocchettate che rappresentano sogni al di fuori della propria portata, ma realtà autentiche, acqua e sapone, esperienze familiari in cui possano realmente identificarsi ed immedesimarsi.
• Coinvolgimento: a vendere non è il prodotto, ma l’esperienza. Su Twitch una presentazione divertente, fatta anche soltanto di botta e risposta tra streamer ed utenti coinvolge molto di più rispetto ad uno spot pubblicitario in stile televisivo.
• Inclusività: il continuo interagire con gli utenti della chat di Twitch fornisce allo spettatore la possibilità di salire metaforicamente sul palcoscenico del creator, e condividendo brevi momenti insieme al proprio beniamino diviene spontaneamente più incline a promuoverne lui stesso il messaggio.
• Comunità: i giovani consumatori vanno sempre più discostandosi dall’ amplificazione sociale individualizzata, tipica dei processi di condivisione dei contenuti sui social media. Sono interessati ad esperienze incentrate su community interattive e decentralizzate, vogliono interagire con i marchi e con gli altri consumatori in un modo più significativo ed autentico. Lontani anni luce dalla mera condivisione dei post su Facebook, i giovani d’oggi vogliono sentirsi parte attiva all’interno del canale Twitch da loro seguito, fornendo essi stessi spunti di conversazione e condivisione di idee.
• Passione: molti spettatori scelgono i propri canali preferiti su Twitch in base alle proprie passioni, creando vere e proprie nicchie dove poter discutere e aggiornarsi sulle ultime novità, generando un hype costantemente auto-alimentato dal fandom stesso.
• Semiotica: comprendere a pieno il linguaggio dei giovani è di estrema e vitale importanza se non si vogliono commettere brutte gaffe, soprattutto perchè si sa che, in questi casi, internet non dimentica. Mentre le generazioni più anzianotte infatti faticano ancora a comprendere il significato di alcuni acronimi moderni, la Twitch Generation è già passata oltre, rivoluzionando completamente non solo frasi e modi di dire, ma anche i meme e le emoticons stesse. 
• Il giusto match: ultimo punto, ma più importante di tutti, è il trovare il creator più adatto all’azienda. Gli spettatori di Twitch infatti sono più inclini a considerare i marchi consigliati ed utilizzati dagli streamers che seguono. Non si tratta delle ormai vecchie réclame televisive in cui brand e prodotto erano i principali protagonisti, ma di un gruppo di persone online che si è incontrato per condividere una passione comune, ed un creators genuinamente interessato riuscirà a convogliare al meglio ciò che il marchio vuole comunicare al suo nuovo pubblico. Le partnership brand/creator più di successo sono quelle che hanno fornito agli streamers la libertà di essere creativi e di interagire col proprio pubblico.

Conclusioni

Riassumendo, dimentica ciò che credi di sapere sulle nuove generazioni e sii autentico. Non supporre e non cercare di infiltrarti ma ascolta e comprendi.

I giovani d’oggi sono nati e cresciuti con la tecnologia a portata di mano, divorano contenuti, informazioni e recensioni da tutta la loro vita e riescono a riconoscere istantaneamente quando un contenuto datato si spaccia per innovativo.

La Twitch Generation non ripudia assolutamente i colossi e grandi marchi abituati a vendere stili di vita, semplicemente preferiscono chi si siede con loro a conversare in maniera sincera, informale ed autentica.

Twitch in questo rappresenta il palcoscenico perfetto per presentare il proprio brand alle nuove generazioni, fornendo la piattaforma ideale per conversare faccia a faccia ed in tempo reale col proprio pubblico. Se stai valutando questa nuova opportunità di marketing e desideri supporto, contattaci e saremo felici di darti una mano!